Le telecamere di Unomattina a Barberino Tavarnelle per la Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli

Il restauro della monumentale scultura "La Sfera Celeste" di Paul Manship

Data:

25 Luglio 2022

Tempo di lettura:

4 min

Foto - da sx Metis Di Meo, il titolare Ferdinando Marinelli

Descrizione

BARBERINO VAL D’ELSA, 25 luglio 2022. L’eccellenza artigianale del Chianti, rappresentata dalla Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli di Barberino Tavarnelle, sbarca su Rai 1. Le telecamere di Unomattina, la striscia mattutina di Rai 1, uno dei programmi più seguiti nel palinsesto televisivo nazionale, che offre un approfondimento di notizie di attualità legato anche ai temi dell’arte e della bellezza, si sono accese sull’attività e la produzione della Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli. L’azienda in cui opera un team di scultori-artigiani altamente qualificati, tra formatori, fonditori, cesellatori, patinatori, ha recentemente portato a termine l’opera di restauro della mastodontica scultura “La Sfera Celeste” di Paul Manship, che a breve tornerà nella sua collocazione originaria, la sede dell’Onu a Ginevra, in Svizzera.

 Il programma, condotto nella versione estiva da Maria Soave e Massimiliano Ossini, ha deciso di aprire un focus sulla storia dell’azienda, colosso artigianale del made in Italy, di cui titolare è Ferdinando Marinelli, nipote del fondatore Ferdinando Senior, che aprì i battenti dell’attività ai primi del Novecento, portata avanti dal padre Marino, e ai grandi tesori passati e contemporanei che lo qualificano come un patrimonio unico al mondo. Da un lato la gipsoteca, dove trovano spazio centinaia di calchi originali delle più grandi opere del Rinascimento e del Barocco di Michelangelo, Tacca, Donatello, Cellini, Ghiberti, Bernini e tanti altri maestri dell’arte italiana, dall’altro la prestigiosa scultura realizzata nel 1939 dall’artista americano Paul Manship che la Fonderia ha riportato agli antichi splendori con un complesso intervento di restauro durato oltre un anno e mezzo. L’opera è stata commissionata alla Fonderia dall’Onu a seguito di un bando pubblico vinto dalla storica impresa che ha sede nell’area industriale di Barberino Val d’Elsa, nel comune di Barberino Tavarnelle.

L’inviata, la giornalista Metis Di Meo, giunta nel Chianti alla scoperta dei segreti della Fonderia, ha esplorato gli spazi di produzione, dove gli artigiani mettono in campo le antiche tecniche di lavorazione, come la cera persa, utilizzate nel Rinascimento per la fusione di opere classiche e monumentali, ha ammirato le mani all’opera, abilità di una volta tenute in vita dagli eredi contemporanei di Michelangelo. E, intervistando il titolare Ferdinando Marinelli e il responsabile della Fonderia Tomaso Bottaro, la giornalista si è concentrata sull’ultima impresa compiuta che ha restituito nuova luce ad una delle più importanti opere di art déco del mondo. Si tratta de “La Sfera Celeste” che proprio in queste ore sta lasciando l’Italia per tornare a casa, il palazzo svizzero delle Nazioni Uniti che da oltre mezzo secolo la accoglie e da essa si fa rappresentare come simbolo di pace, dialogo, multiculturalità. “Siamo felicissimi di aver ospitato le telecamere di Unomattina – ha commentato Ferdinando Marinelli – ci auguriamo che la nostra attività possa essere di stimolo e spinta per il rilancio e la promozione economica delle tante aziende italiane attive nell’artigianato artistico, custodi di saperi unici al mondo, che fanno grande il nostro paese nello scenario internazionale”. Orgoglioso dell’opera e più in generale dell’attività della fonderia il Sindaco David Baroncelli che si congratula con il proprietario e tutta la sua squadra per gli alti livelli raggiunti. “Un lavoro straordinario portato avanti nel tempo dalla famiglia Marinelli con passione e dedizione e ora affidato in chiave contemporanea ai talenti dei nostri giovani scultori che realizzano opere in bronzo attraverso la tecnica rinascimentale della cera persa – ha commentato il primo cittadino – la fonderia d’arte è una realtà che non ha eguali nel mondo di cui il territorio di Barberino Tavarnelle vanta la fucina creativa, un volano produttivo di spessore che contraddistingue il fatto a mano toscano, figlio di un antico patrimonio e di tradizioni radicate che vengono da lontano”.

Caratterizzato da quattro metri di diametro, il capolavoro dello scultore americano Paul Manship (1885 –1966) fu donato nel 1939 dalla Woodrow Wilson Foundation a quello che allora era l'edificio della Società delle Nazioni. E’ una monumentale opera scultorea in bronzo a forma di sfera armillare costituita da figure dello zodiaco in alto rilievo e altri simboli astrologici e stendardi, avvolti da nastri di stelle e altre decorazioni destinate a ruotare all'interno di una gabbia sferica. La Sfera rappresenta ottantacinque costellazioni dell'universo in bronzo e dorate con foglia oro a 24Kt ad alto spessore e le circa mille stelle presenti sono argentate.

Tante le opere di respiro internazionale realizzate negli anni dalla Fonderia, il Monumento ai caduti della Grande Guerra in piazza Dalmazia a Firenze, la Madonna degli Angeli nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, la rampa e le scale dei Musei Vaticani, la Porta del Duomo di Siena, la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano, nella Città del Vaticanoil restauro delle sale del Cremlinola Fontana dei due Oceani a San Diego, negli Stati Uniti, la Fontana dei Broncos a Denver negli Stati Uniti, repliche del Porcellino di Firenze e della Chimera di Arezzo per il Museo archeologico nazionale di Firenze, il complesso monumentale di Skopje in Macedonia, il restauro della Fontana dei Tritoni per la Valletta a Malta.

Ultimo aggiornamento

01/08/2022 - 13:40